I Gelsi o More di Gelso, sono piccoli frutti dissetanti e succosi, dal sapore delicato e zuccherino racchiudono tantissime proprietà benefiche, sono i frutti dell’albero di Gelso, il cui nome scientifico è Morus.
Sono dei frutti preziosissimi per il nostro organismo, ricchi di sali minerali come calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo e, vitamine, soprattutto del gruppo B e, le vitamine A, C, E e K, ricchi di fibre e zuccheri (fruttosio e glucosio) per questo prolungano il senso di sazietà.
Ne esistono diverse varietà:
Il gelso bianco (Morus alba) con gemme di colore chiaro e bacche che possono essere bianche, rosa o nere, originario della Cina centrale, era il più usato per l’alimentazione dei bachi da seta.
Il sapore è particolarmente dolce, contiene proteine, tannini e rutina in buona quantità e hanno anche proprietà diuretiche e lassative.
Il gelso nero (Morus nigra), è originario dei paesi che si affacciano sulle coste orientali del Mediterraneo, si diffonde in Europa prima dell’epoca romana.
E’ conosciuto da tempi antichi con il nome di moro, probabilmente perché era una pianta coltivata esclusivamente per i suoi frutti, è più tardivo, ha bacche violacee più grosse e saporite, ricche di antociani, preziosissimi antiossidanti.
La corteccia della radice è impiegata come diuretico, purgante, ipoglicemizzante ed antianemico.
Il gelso rosso (Morus rubra) ha bacche di colore rosso vivo tendente al nero a maturazione completa, è diffuso negli Stati Uniti ed è il più piccolo dei tre.
Il gelso è una pianta decidua, perde il suo fogliame durante il periodo autunnale e ha ripresa vegetativa in primavera.
E’ un albero di grandi dimensioni, imponente, che può raggiungere elevate altezze.
Ha una chioma molto ampia e ricca di fogliame, che con il tempo tende ad assumere una forma globosa.
Tra le specie che stiamo trattando, è l’albero di gelso bianco quello che, se lasciato vegetare senza interventi di potatura, raggiunge le dimensioni maggiori, sia in termini di altezza che di ampiezza.
L’albero di gelso nero invece, ha uno sviluppo minore ma resiste meglio alle basse temperature, per questa ragione può essere tranquillamente coltivato ad altezze superiori ai mille metri.
La sua origine sembra sia cinese tanto che anche Marco Polo ne annovera la presenza già nel 1270 durante le descrizioni del suo viaggio nella terra d’Oriente. Non a caso in Oriente questa pianta viene coltivata oltre che per i suoi frutti anche e soprattutto per le sue foglie, nutrimento dei bachi da seta.
Il gelso oggi cresce ed è diffuso in tutta l’Asia, in Nord America, in Africa e dal 1500 in Europa, anche se attualmente questa pianta non viene più utilizzata per i suoi frutti e sta pian piano scomparendo dai giardini e dai frutteti, quando in realtà è un’ottima fonte di sostanze nutrienti e benefiche, oltre ad avere un eccellente sapore.
Uso in cucina
Si mangiano freschi appena raccolti, ottimi anche per preparare ricche marmellate da utilizzare in inverno, si possono consumare secchi, da aggiungere al muesli o allo yogurt o anche da gustare in biscotti e torte, ideali per la realizzazione di sorbetti e gelati!